il

mistero

degli

Etruschi

il mistero degli Etruschi


Tomba delle Tre Teste a Norchia
la tomba delle tre teste a Norchia

i Pelasgi

Chi erano i Pelasgi e cosa ci azzeccano con gli Etruschi e quest'ultimi con la guerra di Troia?

Siamo in piena protostoria media ovvero nell'età del bronzo (2'300 - 1'200 a.C.)

Omero nell'Iliade ci dice che Pelasgi sono tra gli alleati di Troia, mentre nell'Odissea (canto XVII, versi 175-177) li posiziona come abitanti dell'isola di Creta.

Omero indica che a Creta ci sono due popoli indigeni e due popoli immigrati: gli Achei ed i Dori (migrazione dorica).

Attribuire i Pelasgi come uno dei due popoli indigeni di Creta, anche se Omero non dice nulla al riguardo, è probabile se non addirittura possibile.

Vulci Tomba Francois
Vulci Tomba Francois

Ma i Pelasgi non furono solo nell'Egeo e dintorni ... furono anche in Italia (centrale).

Lo testimoniano con le loro mura ciclopiche molte localià della costa del Lazio fino al Circeo come Norba con mura lunghe 2'262 mt o le mura, sempre ciclopiche, che si vedono benissimo a Roselle ed in parte a Vetulonia od ad Orbetello.

Pelasgia fu Crotone o Corito ovvero l'attuale Cortona.

Roselle mura ciclopiche
Roselle le mura ciclopiche

Pelasgiche furono le origini delle città di Amelia in Umbria e di Fermo nelle Marche.

A ben guardare sono proprio le mura ciclopiche che oggi ci fanno attribuire ai Pelasgi la fondazione di una città in epoca arcaica.

Capito chi furono i Pelasgi vediamo che legami ebbero con gli Etruschi.

Dionigi di Alicarnasso citando Mirsilo di Metimna, che era vissuto ad Atene nel terzo secolo a.C., raccontava che, molto tempo prima della guerra di Troia, gli Etruschi incorsero nelle ire degli Dei Cabiri (o Grandi Dei) per non avere immolato agli Dei stessi un decimo dei loro figli.

L'ira degli Dei Cabiri fu terribile e per tre generazioni gli Etruschi patirono di siccità e carestia fino a che decisero di lasciare l'Etruria.

Furono dunque i primi i Pelasgi (gli Etruschi arcaici) ad emigrare dall'Italia ed ad andare in Grecia ed in molte regioni dei barbari ... e, nel corso dei loro spostamenti senza una meta fissa, assunsero il nome di Pelasgi, che vuol dire cicogne, a somiglianza degli uccelli chiamati pelargi, perchè, come questi, essi migrano a stormo per la Grecia e per le regioni dei barbari.

Essi innalzarono pure il cosiddetto muro Pelargico, cioè il muro di cinta che circonda l'acropoli di Atene.

Anche Pausania il Periegeta (110 – 180 d.C.) sosteneva che i costruttori del muro di Atene erano Pelasgi di origine sicula (ovvero etrusco - italica), ma la sua testimonianza è un po' troppo recente.

Eraclide Pontico (III sec. a.C.) riferiva addirittura di una tradizione dove si raccontava che anche Omero fosse di origine Etrusca in quanto

... dalla Tirrenia si era recato a Cefalonia ed Itaca dove, ammalatosi, aveva perso la vista, prima aver incontrato Ulisse e di averne raccontato la tremenda vendetta

Vulci

Continuiamo ad esaminare gli intrecci tra Pelasgi ed Etruschi.

Una delle figure più mitiche dela mitologia greca ed etrusca è Dardano.

Dardano era figlio del Re Etrusco Corito (secondo la tradizione virgiliana) e di una pleiade di nome Elettra figlia di Atlante.

Dardano è considerato il capostipite della dinastia troiana, quindi ... i troiani erano Etruschi (o Pelasgi).

Cortona Tanella di Pitagora
Cortona Tanella di Pitagora

Ed in suo onore lo stretto che divide l'Europa dall'Asia si chiama stretto dei Dardanelli.

Nell'Iliade viene citato anche un altro Dardano che secondo noi nulla ha a che fare con il Dardano di Corito.

Questo Dardano è infatti un guerriero, figlio del troiano Biante e fratello di Laogono.

Dardano ed il fratello Laogono morirono per mano di Achille durante l'assedio di Troia.

Ma non è detto che Dardano di Corito sia associato ad una sola persona.

Infatti Strabone ci racconta che a Regisvilla (dovrebbe essere la località Le Murelle a Montalto di Castro) si trovava la reggia del Re Maleos.

Per Strabone Re Maleos (o Maleoto o Malteo) lasciò il suo regno per trasfersi ad Atene ed era alla stessa stirpe dei Pelasgi (Geografia 5,2-3/8) che avevano fondato Caere (Cerveteri).

Le mura ciclopiche di Alatri
Le mura ciclopiche di Alatri

Il Dardano virgiliano potrebbe coincidere con il Re Etrusco Maleos in quanto è inverosimile che esistano due leggende "simili se non uguali" associate a due persone diverse.

Il porto di Regisvilla può essere uno dei punti di partenza della mitica diasposra di quegli Etruschi / Pelasgi che emigrarono ad Atene.

Arrivato ad Atene Dardano di Corito (o qualcuno dei suoi) si spostò nell'isola di Samotracia nel/al Santuario dei Grandi Dei Cabiri di Samotracia dove introdussero il culto dei Misteri.

Erodoto ci ha lasciato un interessante frammento che dice:

Chi è iniziato ai Misteri dei Cabiri, che i Samotraci celebrano per averli appresi dai Pelasgi, sa quel che intendo dire.

Infatti, quei Pelasgi che erano venuti a convivere con gli Ateniesi, andarono poi ad abitare a Samotracia e da costoro i Samotraci appresero e conservano l'uso di quei Misteri.

In un primo tempo i Pelasgi, come Io stesso so per averlo udito a Dodona, compivano tutti i sacrifici invocando gli dei senza dar loro ne un nome personale ne un appellativo, perchè non conoscevano nulla del genere...

Molto tempo dopo vennero a conoscenza dei nomi, venuti dall'Egitto, di tutti gli altri Dei, eccetto di quello di Dioniso che appresero molto più tardi...

Da allora, nei loro sacrifici, usarono il nome degli altri Dei e da costoro li appresero più tardi i Greci.

Un Grande Dio Etrusco era il Tagete figlio di Genio, che i Greci identificavano con Ermes il Dio ... con il membro eretto.

Il fatto "strano" è che Ermes fu il primo dei Grandi Dei del culto dei Misteri di Samotracia.

Tra gli iniziati al culto dei Misteri si cita Erodoto stesso (che poi è l'unico che scrive qualcosa) ed il Re di Sparta Lisandro.

E sono proprio i Grandi Dei che diranno ad Enea di essere ricondotti a Corito (Cortona) insieme ai reduci troiani.

I Troiani che erano di discendenza o Etrusca o Pelasgia Italica, dopo la caduta della loro città (Troia) a Corito (Cortona) ritornano.

Questo sito recepisce ed accetta la tesi di Giovanni Colonna e non quella di Alberto Palmucci in quanto è ovvio che, in nave, da Cortona non si parte.

La diaspora che disperse i Tirreni per il mondo, e particolarmente nell'Egeo, a cominciare da Atene, dove assunsero il nome di Pelasgi ..., delineando un grandioso movimento da occidente verso oriente ..., anticipa e direi costituisce il necessario precedente concettuale della etnogenesi presupposta dall'Eneide.

Come i Pelasgi provenivano dall'Etruria, così i Troiani di Virgilio, in una visione incontestabilmente italicocentrica, divengono di origine etrusca.

... si dovette pensare da qualcuno ... che i futuri Troiani erano partiti ... dall'Etruria e precisamente da Cortona.

La migrazione Etrusca / Pelasgica si è probabilmente imbarcata dal porto di Regisvilla, o da qualche altro porto dei dintorni, ma era partita da Cortona e, nel modo più assoluto, Corito non è Tarquinia!

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