Siamo sulla strada di Via Santa Lucia che da Sarteano porta verso Macchia Piana in direzione di Castiglioncello del Trinorio.
Qui, a circa 2 km da Sarteano quasi a mezza costa sulla collina, si trova l'importante necropoli Etrusca di Mulin Canale.
Quando salite prestate attenzione al vedere questo malridotto cartello stradale ... Vi indicherà la strada bianca che porta alla necropoli.
Visto che poi la strada bianca è senza uscita parcheggiate qui e scendeta a piedi.
Questa necropoli è considerata l'ultima di una importante serie di zone funebri che dal periodo villanoviano arrivano fino al periodo ellenista ovvero il periodo che va dal dal XII secolo a.C. al II a.C..
Ricordandoci come le necropoli più antiche siano quello realizzate più in alto abbiamo, per questo complesso di necropoli, la seguente sequenza temporale:
Poggio Gallo - villanoviana
Poggio Rotondo - villanoviana - etrusca - romana
Solaia - etrusca
Macchia piana / Fonte Galgana - villanoviana - etrusca
Mulin Canale - etrusca - romana
In alcune parti della necropoli, tipo quella di Poggio Rotondo, in certe aree si trovano inumazioni a pozzetto molto antiche e risalenti al periodo villanoviano, in altre tombe etrusche ad una camera ed infine inumazioni di periodo Romano.
Questo ci dice come l'area sia stata usata per circa 1'000 anni ovvero X secoli.
Questa necropoli è importante perchè qui vi si trova l'anello mancante del passaggio delle inumazioni Etrusche al colombario Romano.
Infatti in questa necropoli si trovano, tra le circa 30 tombe visitabili, tre tombe speciali.
La prima è la classica tomba Etrusca a tre vani (trilobata) con una camera centrale dove veniva inumato il padrone della tomba, eventulamente insieme alla moglie, e nelle altre due camere figli/e o fratelli / sorelle.
La seconda è con un lungo dromos sul quale si affacciano delle piccole nicchie a più livelli che contenevano l'urna cineraria (detta olla) ed originariamente erano chiuse con tegole con una camera di fondo a cui si accede tramite una porta sagomata molto caratteristica,
Infine c'è la tomba dalle nicchie composta da un lungo corridoio di 14 m su cui si affacciano 39 loculi o nicchie atte a contenere l'olla cineraria.
Questa tomba non ha camere ne di fondo e ne laterali ed anticipa (di poco) il colombario Romano da migliaia di nicchie.
Nelle nicchie lo spazio rimanente dopo la deposizione dell'olla era poco e quindi non si trovano più gli sfarzosi corredi funerari, ma al massimo un ricordo ed una moneta nota come "l'obolo di Caronte", da utilizzarsi per pagare (a Caronte) il servizio di trasporto (in barca) nell'aldila'.